• Neoruralizzazione di Milano

    23/09/2012 Notizie, Valori

    La Politica Agricola Comunitaria valorizza le politiche di ruralizzazione dei territori europei e individua come aree di intervento quelle dove gli imprenditori agricoli e amministrazioni condividono politiche di sviluppo di distretti rurali. Gli imprenditori agricoli che operano nel territorio comunale di Milano hanno scelto di collaborare con le Amministrazioni pubbliche per sviluppare di comune accordo politiche di sviluppo che consolidino le imprese, assicurando anche alla città tutti i servizi che verranno condivisi in itinere.

     

    Essi considerano il proprio impegno in tal senso come contributo dello sviluppo rurale agli obiettivi della Strategia Europea 2020, anche nella consapevolezza che nel Piano Territoriale Regionale (PTR) il territorio milanese è ricompreso tra le situazioni regionali a maggiore potenziale presenza di particolari fenomeni di degrado e/o a maggior rischio di compromissione paesaggistica, come “ambito di riqualificazione paesaggistica” in cui viene dato risalto e “sostegno alle iniziative di processi partecipati di riqualificazione paesaggistica e ambientale che formulano scenari strategici multiscalari e multisettoriali”. A tal proposito “per intervenire sul contenimento dei processi di progressivo degrado e compromissione (…) è necessario puntare sulla costruzione di una volontà collettiva di valorizzazione dei caratteri identitari del paesaggio; solo tale volontà coniugata con adeguate risorse umane, finanziarie e progettuali potrà garantire l’inversione delle tendenze al degrado paesaggistico-ambientale rilevate”.

     

    Il Programma di Sviluppo Rurale (PSL) 2007/2013 non prevede la possibilità di accesso alle risorse finanziarie relative alle misure che sarebbero utili per lo sviluppo di politiche di neoruralizzazione in territori come quello di Milano (Polo urbano), le azioni programmate nel presente Piano del distretto rurale milanese tendono a invertire tale tendenza, risultando peraltro del tutto coerenti con gli obiettivi della PAC, con il Programma di Azione per l’Ambiente della Comunità europea e anche con la Carta di Aalborg, Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile. Al fine di consolidare il Distretto rurale di Milano e dare efficacia alle politiche programmate, le imprese agricole di Milano hanno costituito una Società distrettuale nella forma di una Società Consortile del Distretto agricolo di Milano, “Consorzio DAM distretto agricolo milanese”.

     

    Il Documento programmatico approvato in Assemblea societaria prevede la mobilitazione di risorse pubblico-private per il miglioramento fondiario, il recupero/risanamento del patrimonio edilizio (le cascine), la riqualificazione paesaggistico/ambientale dei fondi e, più in generale, degli spazi aperti verdi del territorio comunale, la commercializzazione dei prodotti aziendali, la ricettività, attività di comunicazione e di educazione, ecc., nella prospettiva di sviluppare un autentico processo di civilizzazione neorurale che, partendo dal cuore del territorio metropolitano milanese, la città di Milano, coinvolga in modo pervasivo il territorio di quel “contado” che nei millenni intrattenne con il core metropolitano un respiro di civiltà urbano rurale garante della qualità della vita sia materiale che spirituale. Gli obiettivi declinati nel Piano si potrebbero, pertanto, riassumere in una unica direzione, cogenerazione di un paesaggio urbano-rurale ridisegnato in condivisione con le Amministrazioni pubbliche e le rappresentanze dei concittadini, in un contesto di collaborazione, in cui il riconoscimento di valore dell’attività agricola si manifesta come sicurezza dei contratti agrari, consolidamento dei fondi agrari, sviluppo concertato di servizi alla collettività da parte degli agricoltori milanesi, che sono tuttora portatori di valori fondativi della comunità.

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